Oggi, con estremo piacere, mi sono imbattuta in un articolo, qui su internet, che mi ha reso estremamente felice e non potevo ovviamente non condividerlo con voi.
Nella regione Veneto è stata approvata una nuova legge (come di recente in Emilia Romagna) che vieta di tenere animali d'affezione (es. cani e gatti) alla catena, salvo situazioni di rilevanza sanitaria o di pericolosità, ma accertate da documentazione certificata dal veterinario.
Con questa legge si riconosce che il metodo della catena è una vera e propria forma di maltrattamento verso gli animali, in quanto li costringe a vivere in spazi ristretti e a contatto con i loro escrementi. Voi vivreste tutta la vita con una catena al collo e senza poter uscire dal solito spazio? Se alcuni di voi non vogliono riconoscere la catena come un maltrattamento fisico però non potranno fare a meno di ammettere che sia un maltrattamento psicologico di notevole entità! Chi si assume la responsabilità di prendere un cane, non solo deve sfamarlo, ma gli DEVE garantire una salute mentale adeguata, e per fare ciò il cane ha bisogno di libertà di movimento, del contatto umano, di giocare, di socializzare e tanto altro ancora.
Con questa legge non viene esclusa la possibilità di avere un recinto in cui viene tenuto il cane, e su questo vorrei dire la mia. Il recinto può essere una soluzione per alcuni momenti particolari della giornata, ad esempio se viene a trovarci qualcuno che ha paura dei cani etc.. insomma, sempre per qualche momento, ma non certo per tutto il giorno!
Nella speranza che anche tutte le altre regioni Italiane si adeguino!!